Google cambia i title tag in modo massiccio: studio rivela numeri sorprendenti

Anita Innocenti

Google stravolge i title tag: l’intelligenza artificiale riscrive il 76% dei titoli nel 2025, pescando anche dai meta tag Open Graph.

Google ha intensificato drasticamente la modifica dei title tag nei risultati di ricerca. Un recente studio evidenzia che nel primo trimestre 2025, il 76,04% dei titoli è stato riscritto da Google, rispetto al 61% del 2023. Questo profondo cambiamento, che vede anche l'aggiunta dell'OG title come fonte, impone una revisione delle strategie SEO per mantenere la visibilità.

Ma quanto stanno cambiando davvero questi titoli?

La ricerca che ha tirato fuori questi numeri è stata condotta da John McAlpin, un consulente SEO che su Search engine Land non si è risparmiato: ha analizzato migliaia di parole chiave, spaziando dai siti “Your Money, Your Life” (quelli delicati, tipo finanza e salute) a quelli più generici, sia per ricerche commerciali che informative, scandagliando le prime 50 pagine di risultati per ogni keyword. Insomma, un lavoro certosino.

E quando Google decide di metterci mano, lo fa in modo deciso: in media, toglie circa 2,71 parole dai titoli originali e conserva solo il 35,02% del contenuto che magari il tuo team SEO ha passato ore a ottimizzare.

Capisci bene che si tratta di una riscrittura pesante, non di una semplice limatura.

Ma il punto non è solo quante volte cambiano i titoli, ma come li cambiano e da dove prendono spunto. E qui c’è un’altra novità interessante… Google ha infatti ampliato il suo “arsenale” di fonti per decidere come mostrare i titoli nelle SERP. Ora ha aggiunto una nona opzione: il meta tag OG (Open Graph) title.

Questo dà a Google un’ulteriore possibilità di scelta, rendendo ancora più imprevedibile il modo in cui il tuo titolo verrà presentato agli utenti.

La domanda sorge spontanea: che impatto ha tutto questo sul lavoro di chi si occupa di SEO?

Cosa significa tutto questo per chi fa seo?

Questo cambio di marcia di Google sui title tag ha implicazioni belle grosse per chi, come noi, lavora sulla visibilità online. Anche Search Engine Land, un punto di riferimento per la comunità SEO, ha riportato questa evoluzione sottolineandone l’importanza. Se Google modifica più di tre quarti dei titoli, è chiaro che le strategie di ottimizzazione che usavamo fino a ieri potrebbero non bastare più.

Bisogna riconsiderare come approcciare la scrittura e l’ottimizzazione di questo elemento così cruciale.

E questa mossa non arriva isolata, ma si inserisce in un quadro più ampio legato agli sforzi di Google per integrare sempre di più l’intelligenza artificiale nei suoi servizi. Non a caso, l’azienda ha recentemente aggiornato le sue linee guida per i quality rater, specificando come valutare i contenuti generati dall’IA: quelli creati in modo automatico o massivo potrebbero ricevere il rating più basso, “Lowest”.

Sembra proprio che Google stia affinando i suoi strumenti per capire e presentare i contenuti sulla sua piattaforma, cercando un equilibrio tra automazione e qualità percepita.

Tutto questo, tra l’altro, avviene mentre le casse dell’azienda sorridono parecchio.

Un gigante in salute che continua a evolversi

Questi aggiustamenti sulla gestione dei title tag arrivano infatti in un momento d’oro per Alphabet, la casa madre di Google.

Nel primo trimestre del 2025, come riportato su Windows Forum, Alphabet ha registrato un aumento del 12% dei ricavi, toccando i 90,2 miliardi di dollari, con utili netti che sono schizzati del 46% rispetto all’anno precedente, arrivando a 34,5 miliardi. E anche il settore Cloud di Google non è da meno, con una crescita del 28% e ricavi per 12,3 miliardi.

Per chi si occupa di marketing digitale e SEO, capire a fondo queste modifiche ai title tag diventa fondamentale per non perdere visibilità e continuare a farsi trovare dai clienti giusti, mentre Google prosegue senza sosta nella sua evoluzione per mostrare i contenuti nel modo che ritiene migliore.

Stare al passo, come sempre, è la chiave.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

5 commenti su “Google cambia i title tag in modo massiccio: studio rivela numeri sorprendenti”

  1. Beatrice Barone

    Ok, quindi concentrarsi su title più brevi e pertinenti. Verificare la corrispondenza tra OG title e H1. Se Google cambia, adeguiamoci, no? Serve script per monitorare le modifiche sui siti che seguiamo.

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