Google lancia i ‘Gemini Drops’: tutte le novità AI di luglio e la strategia dietro la rincorsa

Anita Innocenti

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Tra novità svelate, potenziamenti promessi e una strategia di comunicazione aggressiva, Google cerca di tenere il passo nella corsa all’IA, ma cosa significa tutto questo per noi utenti?

Google ha inaugurato i 'Gemini Drops', un notiziario mensile per le novità AI. L'edizione di luglio introduce Veo 3, per convertire foto in brevi video, Gemini su smartwatch Wear OS e un significativo potenziamento di Gemini 2.5 Pro per coding e ragionamento scientifico. Vengono aggiunte anche le 'Azioni Pianificate'. Questa iniziativa evidenzia la strategia aggressiva di Google nella corsa all'intelligenza artificiale.

Ma cosa c’è dentro questo pacchetto di luglio?

Dunque, cosa ci ha portato di bello Google questo mese?

Prima di tutto, c’è Veo 3, la funzione che, come descritto sul blog ufficiale di Google, permette di trasformare una foto statica in una breve clip video di 8 secondi, con tanto di audio.

Un giocattolino interessante per chi bazzica sui social, ma che difficilmente cambierà la vita a un professionista.

Poi c’è l’arrivo di Gemini sugli smartwatch con Wear OS 4 o superiore, per dettare messaggi o chiedere indicazioni senza tirare fuori il telefono.

Utile, per carità, ma non esattamente una rivoluzione.

La vera sostanza, forse, sta nel potenziamento di Gemini 2.5 Pro, che promette di essere più abile nel coding e nel ragionamento scientifico, e nell’introduzione delle “Azioni Pianificate”, che permettono di automatizzare routine, come farsi leggere un riassunto delle email al mattino.

Tutto molto interessante, ma la vera domanda è un’altra: perché questa accelerazione improvvisa e questa necessità di comunicare ogni minimo passo?

La strategia dietro la vetrina: una rincorsa affannosa

Diciamocelo chiaramente: questa mossa sa tanto di risposta muscolare alla concorrenza, OpenAI in primis. Google non può permettersi di sembrare seconda a nessuno e questi “Drops” sono un modo per tenere i riflettori puntati su di sé, per dimostrare di essere sempre sul pezzo.

Non è un caso che queste novità arrivino insieme alla notizia di un investimento da 2,4 miliardi di dollari per accaparrarsi talenti nel campo dell’IA, un dettaglio non da poco come riportato da TS2 Tech. L’obiettivo è chiaro: integrare Gemini in ogni angolo del proprio mondo, dall’assistente vocale ai servizi per le aziende, per creare una dipendenza tecnologica sempre più stretta.

Le parole del CEO di Google DeepMind, Demis Hassabis, che descrive Gemini come un “aiutante esperto” che “non sembra solo un software”, suonano più come un obiettivo di marketing che una realtà attuale.

Si sta combattendo una guerra di percezione, dove chi annuncia di più e più spesso sembra essere il vincitore.

Ma siamo sicuri che questa rincorsa alla funzionalità non lasci indietro qualcosa di fondamentale?

E per noi? tra vantaggi reali e qualche campanello d’allarme

Alla fine della fiera, cosa resta in mano a te, utente o imprenditore?

Da un lato, qualche strumento in più che, se ben utilizzato, può farti risparmiare tempo. La versione 2.5 Pro di Gemini, ora stabile e disponibile su Google Cloud, è senza dubbio un passo avanti per gli sviluppatori e le aziende che cercano soluzioni solide, come si legge nelle note di rilascio ufficiali.

Dall’altro lato, però, questa fretta di rilasciare novità a tutti i costi solleva qualche dubbio. Non a caso, proprio a luglio, è emersa una falla di sicurezza in una funzione legata alle email di Gemini, prontamente risolta, certo, ma che suona come un campanello d’allarme.

Stiamo forse accettando di fare da beta tester perenni in cambio di qualche funzione accattivante?

La sensazione è che Google stia giocando una partita più per gli investitori e gli analisti che per gli utenti finali, cercando di dimostrare una vitalità che forse sente minacciata. Resta da vedere quante di queste “gocce” mensili si trasformeranno in un reale valore per il nostro lavoro e quante, invece, finiranno per essere solo rumore di fondo in un mercato già fin troppo saturo di promesse.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

7 commenti su “Google lancia i ‘Gemini Drops’: tutte le novità AI di luglio e la strategia dietro la rincorsa”

  1. Sabrina Coppola

    Ah, i Gemini Drops! Un caleidoscopio di promesse, un turbine di novità che flirta con l’eccesso. Vedo un Google affannato, che tenta di dipingere il futuro con pennellate audaci. Veo 3? Un bel giocattolo per chi ama giocare con le immagini, ma il vero cuore pulsante è questa corsa incessante all’IA, dove ogni lancio è un proclama di supremazia. Speriamo solo che dietro questo scintillio ci sia sostanza, e non solo fumo negli occhi.

  2. Simone Rinaldi

    Google ci prova. Gemini su Wear OS? Interessante. Vediamo se ‘ste novità valgono il hype. Io punto sui miglioramenti del 2.5 Pro per il coding. Quello sì che è un upgrade.

  3. Alessandro Parisi

    Ah, i “Gemini Drops”! Un nome che promette scintille, ma che spesso si rivela un fuoco di paglia. Trasformare una foto in un video di 8 secondi? Un’altra trovata geniale per chi vive sui social, immagino. Speriamo almeno che non ci facciano pagare per questa “magia”.

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