Meta dichiara guerra ai contenuti non originali su Facebook

Anita Innocenti

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Meta promette battaglia ai contenuti copiati per tutelare i creator, ma la linea tra ispirazione e plagio è sottile e la vera motivazione potrebbe essere un feed più attraente per gli inserzionisti

Meta ha annunciato una stretta sui contenuti non originali su Facebook, sulla scia di quanto fatto da YouTube. Ufficialmente per proteggere i creator, questa mossa mira a penalizzare chi ripubblica video altrui senza rielaborazione. Già milioni di profili falsi e account spam sono stati rimossi o sanzionati. Tuttavia, l'intervento sembra anche cruciale per migliorare la qualità del feed e l'esperienza degli utenti.

Numeri impressionanti, ma qual è la vera posta in gioco?

Meta ha dichiarato guerra aperta a chi copia e incolla senza aggiungere valore. Stiamo parlando di una mossa che ha già portato alla rimozione di 10 milioni di profili falsi che impersonavano altri creator e alla penalizzazione di circa 500.000 account per spam o interazioni fasulle.

Le sanzioni sono chiare: chi viene beccato a ripubblicare contenuti altrui senza permesso o senza una reale rielaborazione vedrà i propri post distribuiti con il contagocce e, nei casi più gravi, la monetizzazione bloccata.

Tuttavia, il sospetto che questa sia più una mossa per non restare indietro rispetto alla concorrenza (ciao, YouTube) che un’autentica crociata per la creatività, è forte.

La vera domanda che dovresti porti è un’altra: come pensano di distinguere un furto da un remix intelligente?

La linea sottile tra copia e ispirazione

Qui le cose si fanno interessanti.

Meta ha cercato di fare chiarezza. Non vogliono punire chi partecipa a un trend, chi crea video di reazione o chi rielabora un contenuto aggiungendo un commento, una parodia o una critica.

Il bersaglio sono i cosiddetti “lazy reposters”, quelli che prendono un video virale e lo ricaricano tale e quale, sperando di intercettarne la scia di popolarità. Per aiutare i creator originali, stanno anche testando uno strumento che dovrebbe attribuire automaticamente la fonte quando un video viene ripubblicato.

Una bella dichiarazione di intenti, non c’è che dire.

Ma chi decide dove finisce la “rielaborazione significativa” e dove inizia la semplice copia?

Il rischio, come scrive TechCrunch, è che l’algoritmo, nel tentativo di fare pulizia, finisca per penalizzare anche forme di espressione legittime, creando un’incertezza che non aiuta nessuno.

Una mossa per i creator o per gli inserzionisti?

E qui, permettimi di essere un po’ malizioso. Sebbene la difesa dei creator sia una causa nobile, è difficile non pensare che dietro questa operazione ci sia anche un altro obiettivo: migliorare la qualità generale dei feed. Un feed pieno di contenuti duplicati e di bassa qualità annoia l’utente, che passa meno tempo sulla piattaforma.

E un utente meno coinvolto è un cliente in meno per gli inserzionisti.

Presentare un ambiente più pulito e con contenuti originali è una mossa strategica per rendere Facebook più attraente per chi paga le fatture.

La pulizia dei contenuti, quindi, potrebbe non essere solo un favore ai piccoli creator che si vedono rubare il lavoro, ma un intervento necessario per la salute del business di Meta.

L’intenzione è stata dichiarata, ora resta da vedere se l’esecuzione sarà all’altezza o se, come spesso accade, le maglie dell’algoritmo si riveleranno troppo larghe o troppo strette, finendo per scontentare tutti.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

5 commenti su “Meta dichiara guerra ai contenuti non originali su Facebook”

  1. Riccardo Cattaneo

    Ottima mossa di Meta! 🤩 Finalmente un po’ di ordine nel caos digitale, speriamo che la “guerra” sia efficace contro i copia-incolla selvaggi e premi i veri talenti. 🚀 Già mi immagino un feed più pulito! 😉

  2. Veronica Napolitano

    Meta combatte i copia-incolla. Giusto. Ma la solita storia: soldi. Un feed più bello per gli inserzionisti. Chi ci crede? Io no.

  3. Antonio Barone

    Ah, la crociata contro il copia-incolla! ⚔️ Certo, proteggere i creatori è un nobile intento, ma ammettiamolo, un feed impeccabile fa gola agli inserzionisti come una caramella a un bambino. Speriamo solo che non ci rimettano la pelle troppi “ispirati” nel processo. 💀😂

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