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Contattaci ora →Perplexity lancia il piano “Max” da 200 dollari al mese, seguendo le orme di OpenAI e Anthropic per rendere sostenibile il suo modello di business.
Perplexity, la startup di ricerca AI sostenuta da Nvidia, lancia il piano 'Max' da 200 dollari al mese. Offre accesso illimitato a 'Labs' e modelli avanzati per professionisti. La mossa segue la scia dei competitor e mira a rendere sostenibile il business, affrontando alti costi di infrastruttura e accesso ai modelli IA.
Cosa ti danno, in pratica, per 200 dollari al mese?
Sul piatto, Perplexity mette quello che definisce il suo arsenale più potente. Con l’abbonamento Max, hai accesso illimitato a “Labs”, uno spazio di lavoro dove puoi far sfornare all’IA non solo report e fogli di calcolo, ma anche presentazioni e semplici applicazioni web. In più, ti mettono in prima fila per provare i modelli più avanzati dei loro partner, come O3-pro di OpenAI e Claude Opus 4 di Anthropic, e ti danno un’anteprima di Comet, il loro nuovo browser potenziato dall’IA.
L’azienda dice che questo pacchetto è pensato per professionisti come “content designer, strateghi aziendali e ricercatori accademici”. In pratica, per chi con l’IA ci lavora pesantemente ogni giorno.
Tutto molto interessante, ma la vera domanda non è cosa ti danno, ma perché te lo stanno vendendo a questo prezzo, proprio adesso.
Perché 200 dollari? I conti in tasca a Perplexity
La risposta, come spesso accade, sta nei numeri. E i conti di Perplexity, a quanto pare, hanno bisogno di una bella sistemata.
Nel 2024, l’azienda ha incassato circa 34 milioni di dollari, per lo più dal suo piano Pro da 20 dollari, ma ne ha bruciati ben 65 in costi di infrastruttura e accesso ai modelli IA.
Un’emorragia di denaro che andava fermata.
E così, come riportato da TechCrunch, Perplexity ha deciso di adottare la stessa strategia dei suoi competitor più grandi, che già da tempo propongono abbonamenti premium a cifre simili.
Non hanno inventato nulla di nuovo, stanno solo seguendo una scia per rendere sostenibile un modello di business che, altrimenti, rischia di crollare sotto il suo stesso peso.
Chiaro il loro obiettivo: fare cassa e tranquillizzare gli investitori.
Ma per chi, come te, deve decidere se sborsare questa cifra ogni mese, il discorso cambia radicalmente.
Un’opportunità reale o solo un altro costo da giustificare?
Qui la questione si fa spinosa. Da un lato, l’accesso illimitato a strumenti avanzati può effettivamente fare la differenza per chi produce contenuti o analisi strategiche su larga scala. Dall’altro, il rischio è di entrare in un meccanismo di spesa fissa mensile sempre più oneroso.
La domanda che dobbiamo farci è un’altra: siamo sicuri che, con la spinta verso questi piani “di lusso”, le versioni “base” o “Pro” a basso costo continueranno a ricevere le stesse attenzioni e gli stessi aggiornamenti?
O stiamo assistendo alla nascita di un’IA a due velocità, con strumenti davvero performanti riservati solo a chi può permettersi di pagare cifre importanti?
Perplexity, come le altre multinazionali del settore, sta tracciando una linea netta nella sabbia. Non si tratta più solo di scegliere uno strumento, ma di decidere da che parte della barricata stare.
E, soprattutto, a quale prezzo.
Un altro assalto alla billetera, sotto le vesti del progresso. Un vero affare.
Prezzo elevato. L’IA dovrebbe essere accessibile, non un lusso. 😔 Aspettiamo alternative più democratiche.
Ah, la solita musica. L’IA diventa un prodotto di nicchia, per chi ha la tasca piena. Benissimo.