Come il “reputation abuse” di Google sta oscurando ingiustamente i siti

Google ha intensificato la lotta contro l'abuso di reputazione, oscurando numerosi siti per violazioni delle policy. Tuttavia, molti dei siti penalizzati, accusati di "shadow ban", operano lecitamente. 

Al contrario, alcuni grandi brand che infrangono le norme non subiscono sanzioni. Di conseguenza, sono soprattutto i piccoli siti a subire le maggiori difficoltà, incapaci di far valere la loro voce.

Numerosi siti indipendenti, colpiti ingiustamente, stanno protestando contro Google, che tende a minimizzare il problema.

Che cosa si intende per abuso di reputazione e come sta agendo Google

La lotta di Google contro i siti che pubblicano contenuti privi di qualità utilizzando le AI in maniera selvaggia continua.

Quando il colosso di Mountain View coglie, o pensa di cogliere qualcuno in flagrante, procede con il shadow-ban. Oscura il sito, anche manualmente.

Peccato che Google non stia colpendo solo siti di click-bait o spam, ma anche siti che lavorano bene seguendo le regole.

Insomma, come al solito Big G, ammazza le zanzare col bazooka, con il risultato di far fuori i fastidiosi insetti, ma nello stesso tempo devastare tutto ciò che trova sul suo cammino, anche gli sfortunati passanti!

Immagina di avere un sito a cui tieni, a cui hai lavorato tanto, necessario per la tua attività, in cui hai riversato anni di sangue e sudore, bene, da un momento all’altro potresti vederlo sfumare, perdere tutti i contenuti, senza possibilità di appello.

Ma perché succede?

Perché Google ha deciso, in modo del tutto arbitrario, senza darti il diritto di controbattere, che il sito si è macchiato di reputation abuse.

Come riporta Glenn Gabe, consulente SEO che scrive anche per Search Engine Land, su X, nell’ultima settimana Google ha oscurato davvero tanti siti che ritiene colpevoli di reputation abuse, anche manualmente, uno per uno, colpirne uno per educarne cento, in pratica!

tweet di glenn glabe twitter 9 maggio sul google reputation abuse

Giusto per creare quel bel clima sereno e pacifico di cui abbiamo bisogno…

Danny Sullivan di Google ha però “chiarito” che l’abuso della reputazione dei siti non ha nulla a che fare con i link, ma con i contenuti che abusano della reputazione di un sito… che detta così sembra un po’ una supercazzola.

google search twitter 9 maggio | Roberto Serra

Ma Google davvero sta colpendo i siti web che manipolano i ranking di ricerca, nel solo interesse degli utenti, come si evince dal video di Barry Schwartz?

A me sembra che Big G stia lanciando decine di ‘bombe intelligenti‘ che procurano più danni di quelli che risolvono; perché ormai gli effetti collaterali, sono davvero troppi.

Prendiamo per esempio la testimonianza di Retro Dodo, un sito specializzato in giochi vintage, che ha visto il suo traffico diminuire del 90%, da marzo a maggio, dopo l’ultimo famigerato aggiornamento.

Nel loro ultimo video spiegano come Google Search stia penalizzando fino a uccidere tanti siti indipendenti, “costruendo un motore di ricerca ingiusto, parziale e certamente non aperto”.

Scommettiamo che I siti di grandi brand, o colossi dell’informazione, che dominano le SERP, come Forbes o addirittura il sito della CNN, che hanno realizzato reputation abuse, come ormai acclarato, sicuramente non subiranno conseguenze tanto gravi?

Rand Fishkin linkedin 3 maggio  | Roberto Serra

È ovvio che Retro Dodo non abbia violato le policy di abuso di reputazione, ma il loro, purtroppo non è un caso isolato.

Brodie Clark su Linkedin fornisce esempi chiari su cosa sia l’abuso di reputazione:

  • Un sito medico che ospita una pagina sui “migliori casinò” o linka “i migliori siti di cartomanzia”, per manipolare le classifiche di ricerca;
  • Un sito sportivo che ospita una pagina su “recensioni di integratori per l’allenamento”, che la redazione non ha verificato e in cui non è coinvolta solo falsare il ranking;
  • Un sito di notizie che ospita coupon forniti da terzi senza alcuna supervisione o coinvolgimento da parte del sito ospitante e il cui scopo principale è quello di manipolare il ranking.
Site Reputation Abuse su google search | Roberto Serra

In questo non possiamo però non notare come invece tenda a favorire alcuni siti indipendenti, specie se fannocomodo, vedi ad esempio l’accordo con Reddit per 60 milioni di dollari, è comprensibile come i risultati di Reddit ora si impenneranno.

Mike Blazer Tweet 7 maggio | Roberto Serra

Sempre più utenti (non a caso) stanno chiedendo il conto a Big G e la pazienza sembra stia finendo…

Molti pensavano che i problemi di Google nascessero dall’uso indiscriminato dei freddi e ciechi algoritmi privi di cuore, invece proprio agendo manualmente Google sembra stia commettendo gli errori peggiori. Non ci resta che attendere lo sviluppo della situazione e vedere come il motore di ricerca proverà a risolvere i guai che esso stesso ha creato.

Ora, non penso che tutti accorreranno in massa su DuckDuckGo o Bing, per protesta, ma anche Google sa che non si può vivere di rendita per sempre e che nessun monopolio è eterno!

Takeaways

  • Google utilizza il shadow-ban per oscurare i siti sospetti, anche manualmente, ma spesso questo colpisce anche siti che seguono le regole, dimostrando un approccio eccessivamente ampio e indiscriminato.
  • Mentre Google cerca di eliminare siti parassitari, finisce per danneggiare anche siti legittimi, causando perdite di traffico e visibilità senza possibilità di appello, il che solleva preoccupazioni sull’arbitrarietà delle azioni intraprese.
  • Le azioni di Google sembrano avvenire senza una chiara comunicazione o possibilità di difesa da parte dei proprietari dei siti colpiti, sollevando interrogativi sulla trasparenza e sulla tutela dei diritti degli utenti.
  • Essendo Google un monopolista della ricerca, le sue azioni hanno un impatto significativo sull’ecosistema online. Pertanto, la sua responsabilità nell’operare in modo equo e trasparente è particolarmente importante.
  • L’operato di Google sta suscitando sempre più critiche da parte degli utenti, specialmente per il modo in cui sembra penalizzare i siti indipendenti che producono contenuti originali, alimentando un crescente malcontento.

FAQ

Cos’è il shadow-ban di Google?

Il shadow-ban è una pratica mediante la quale Google oscura un sito ritenuto sospetto, anche manualmente, limitandone la visibilità senza notificarne il proprietario.

Perché Google oscura anche siti che seguono le regole?

Google tende a utilizzare il shadow-ban in modo ampio e indiscriminato, colpendo non solo siti di click-bait o spam, ma anche siti legittimi che possono essere coinvolti per caso nel tentativo di eliminare siti parassitari.

Quali sono gli effetti dell’abuso di reputazione dei siti?

L’abuso di reputazione dei siti può portare alla diminuzione del traffico e della visibilità del sito, senza possibilità di appello. Inoltre, solleva preoccupazioni sull’arbitrarietà delle azioni intraprese da Google.

Roberto Serra

Mi chiamo Roberto Serra e sono un digital marketer con una forte passione per la SEO: Mi occupo di posizionamento sui motori di ricerca, strategia digitale e creazione di contenuti.

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