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In questo articolo: Un obiettivo lo puoi raggiungere solo se è misurabile e nella SEO tutto, ma proprio tutto è misurabile… a patto di avere (e saper usare) gli strumenti giusti.
Questo articolo è dedicato ai pezzi da novanta delle metriche SEO, a quei tool che non dovrebbero mai e poi mai mancare nelle strategie digitali di ogni buon consulente SEO. Ecco perché ho pensato di scriverti tutto dalla A alla Z: quali sono i migliori SEO tool, le loro caratteristiche principali e quali dati ti offrono per migliorare (realmente) la tua crescita SEO.
SEO, SEO delle mie brame, qual è il sito meglio posizionato del reame? Di sicuro non è il tuo.
Eppure… eppure sono sicuro che c’eri anche tu a quel seminario di marketing. Uno dei tanti nei quali si ribadisce che sono i dati a fare la differenza.
Ma quali dati?
Allora ho una domanda per te: in ambito SEO, tu li hai i dati ?
Ma soprattutto, sai dove andarteli a prendere?
Se la risposta è no sei il benvenuto, ma se è il fatturato che cerchi… allora sei nel posto giusto!
Dovresti leggere questo articolo (anche se in questo momento ti stesse andando a fuoco la piscina) per 3+1 ottimi motivi.
Vabbè Robi, una chance te la do, però se mi fai perdere tempo ti do una botta sulla spalla così forte che ti rompo un ginocchio.
Tranquillo, faccio il consulente SEO… e i siti li faccio rankare anche a mani legate 🙂
Premesso che solo un buon esperto SEO è davvero in grado di leggere correttamente i dati, sono proprio gli strumenti a permettere di ottenere dati e misurare quasi tutto ciò che è inerente a un sito e ai suoi contenuti.
Oggi come oggi sono sempre di più i professionisti e le aziende che scelgono il web per promuoversi e fare branding, e non è un segreto che gli strumenti cardine per farlo sono blog e siti aziendali.
D’altronde dati e statistiche confermano che la SEO è un tassello imprescindibile per le attività di posizionamento. Pensa che non molto tempo fa (2017) riviste importanti come Forbes – mica l’almanacco di Cerignola in provincia di Foggia – ci fornivano dati indiscutibili a riguardo. Sul noto portale si calcolava che la spesa per la SEO sarebbe arrivata a oltre 80 miliardi annui entro il 2020. Sì, hai letto bene… miliardi!
E indovina un po’? Parte di questa spesa è dovuta all’acquisto o al pagamento delle fee mensili di SEO tool.
Insomma, se le aziende di tutto il mondo stanno puntando sulla SEO un motivo ci sarà, no?
Forbes parla della SEO come uno degli investimenti potenzialmente di maggior valore per il business. Il motivo è presto detto: a parità di euro spesi, la SEO può portare risultati più duraturi nel tempo se paragonata ad altre forme di marketing.
Eccoci dunque al punto.
Una buona SEO necessita di strumenti ed è abbastanza probabile che tu ora voglia sapere quali sono, dico bene?
Ok, ti tolgo subito la curiosità. Considera questo articolo una vera e propria consulenza SEO – gratis 😀
Ora scenderò nel dettaglio di ciascuno, spiegandoti in modo semplice tutte le varie funzioni.
Come dici?
Ao Robbé, ma che ti sei messo in testa? Sti tool sono 4, quanto devo sborsare? Sto ancora pagando le rate del sitarello bello bello…
Beh, hai colto nel segno, si tratta di tool a pagamento. Fare SEO significa fare impresa e sono poche le funzioni di cui puoi godere gratis. Non crederai mica che queste software house lavorino per te solo perché sei simpatico, no?
Sì, ok, tutti i tool hanno una versione free, è vero, ma e un po’ come stare a dieta. Ti offrono la torta, ma tu ne prendi solo un pezzettino piccino picciò… però una volta che l’assaggi è la fine, ti mangeresti pure il pasticcere.
Scherzi a parte, io ovviamente li uso tutti (e pure altri) e non ti nascondo che mi costa. Ogni anno sborso infatti “mila euro” in tool, ma lo faccio perché questo mi permette di massimizzare le possibilità di successo dei miei clienti e dei progetti SEO che seguo.
Cominciamo la nostra analisi partendo da SEMrush. Parliamo di un SEO tool, certo, ma ormai è qualcosa di più, perché da oltre 10 anni si piazza sul mercato come uno dei i migliori strumenti di analisi della concorrenza e ricerca per l’online marketing.
SEMrush (così come SEOZoom) è una suite e ciò significa che comprende una serie di strumenti e utility a tua disposizione per diversi scopi. Con una piccola infarinatura puoi usarlo anche se non sei un esperto SEO perché sul sito ufficiale trovi a tua disposizione una vera e propria Academy frequentata dalle cinture nere della SEO italiana ed internazionale, tutte pronte a mostrarti come, quando e dove usare questo tool.
SEMrush è veramente strapieno di funzioni davvero utili. Padroneggiarle tutte è difficile, ma se anche utilizzassi solo quelle di base ti potresti fare subito un’idea su:
On Page SEO Checker di SEMrush è stato progettato per aiutare le persone ad ottimizzare i loro siti web e fare in modo che “rankino” meglio. Questo strumento suggerisce idee di ottimizzazione precise per migliorare la visibilità delle pagine web, ma la parte più interessante è che lo fa in base a ciò che stanno facendo i tuoi concorrenti.
Ti sarà dunque possibile utilizzare la funzione On Page SEO Checker per ottimizzare i post esistenti sul blog del tuo sito.
Tieni presente che On Page SEO Checker è uno strumento “di progetto”, quindi per poterlo utilizzare è necessario andare nella sezione “Crea progetto” ed impostare il tuo dominio.
Notevole è inoltre il fatto che On Page SEO Checker, in pochi secondi, generi per te un report elencando tutte le idee di ottimizzazione che SEMrush ha raccolto per migliorare la SEO on-page e la qualità sulle pagine analizzate.
Come saprai per la SEO sono fondamentali le keyword, ovvero le autentiche ricerche che gli utenti fanno nella search bar di Google (o altri motori di ricerca).
Ormai chiunque sa che conoscere le keyword è essenziale per arrivare al proprio pubblico di riferimento, e proprio per questa ragione SEMrush ha ideato un keyword tool completo e performante, ricco di dati utili per la SEO.
Lo strumento di per sé è molto semplice da usare e ti aiuta ad individuare tutte le parole chiave correlate a quella di tuo interesse. In tal modo potrai produrre contenuti ottimizzati e basati sulle domande degli utenti.
Per usare lo strumento basta inserire la o le parole chiave nella casella di ricerca e premere invio.
Dovrai attendere solo pochi secondi per permettere a SEMrush di estrarre i seguenti dati:
Troverai tutto immediatamente leggibile. Nell’immagine puoi notare come si presentino i risultati per la chiave digitata:
Ma sai che c’è? C’è un’altra caratteristica di SEMrush che spesso viene ignorata dagli utenti, il mitico Keyword Magic Tool.
Il Keyword Magic Tool è uno strumento di ricerca di parole chiave facile da usare che fornisce tutte le parole chiave necessarie per costruire una campagna SEO o PPC efficace. Con questo strumento è possibile generare tonnellate di parole chiave a coda lunga, utilissime qualora tu stia analizzando query più cercate per il settore “x” o durante lo svolgimento di un’indagine di mercato digitale.
Qualsiasi web master dovrebbe sapere come è posizionato il sito per le keyword di interesse. Se per esempio vendi carrelli elevatori, per te sarà molto interessante conoscere in quale posizione si trova il tuo sito/blog per alcune parole specifiche.
Ecco, è esattamente qui che il Position Tracking Tool di SEMrush potrebbe tornarti comodo. Questo strumento permette infatti di conoscere la posizione di tutte le parole chiave d’interesse per il tuo business.
Una delle funzioni più esaltanti riguarda la possibilità di mettere a confronto il tuo posizionamento con quello dei competitor, così da capire chi si trova davanti a te.
Se vuoi individuare (e pesare) eventuali errori di natura tecnica, sappi che gli strumenti che trovi dentro SEMrush ti permetteranno di controllare rapidamente lo stato di salute del sito.
Non dobbiamo scordare mai che un corretto “stato di salute” del sito aiuta i robot nella fase di crawling, garantendo al contempo una migliore esperienza utente.
L’audit del sito SEMrush è uno strumento di analisi SEO che può aiutarti a trovare o risolvere i problemi di SEO on-site. Tra gli altri, esso identifica problemi relativi a:
La link building rimane ancora parte integrante della SEO e i backlink autorevoli provenienti da siti ad alto trust possono certamente spingere il tuo sito a salire nelle SERP. Tramite un’analisi delle principali metriche, il Link Building Tool di SEMrush riesce a suggerire i siti da contattare al fine di acquisire nuovi potenziali backlink… e spesso ci azzecca!
Per accedere al Link Building Tool di SEMrush devi andare sul cruscotto progetti e cliccare sul pulsante di configurazione nel widget Link Building.
Successivamente, puoi inserire 10 parole chiave per le quali desideri ottenere una posizione più alta e 10 concorrenti che desideri superare in SERP. In due click il gioco è fatto.
SEMrush ti presenterà infatti un elenco di potenziali link che potrebbero aiutare il tuo sito, calcolati in base alla ricerca organica, i backlink dei concorrenti, le menzioni, ecc.
Parlando di prezzi, SEMrush – come puoi ben immaginare – non è gratis. In compenso però il tool offre soluzioni adatte a tutte le tasche (medio spendenti). Tieni anche presente che dall’offerta più bassa a quella più alta le funzioni disponibili cambiano, e non di poco.
Ecco la situazione nell’immagine successiva:
Nonostante i pacchetti principali siano tutti a pagamento, SEMrush permette di provare gratuitamente il servizio. Esiste infatti un’offerta per la quale il tool resta a tua disposizione gratis per 7 giorni. Per ottenere questa offerta non dovrai far altro che attivare un account:
Ora che conosci meglio SEMrush vorrei parlarti dei pro e contro della piattaforma. Sono ottimista, dunque iniziamo dai pro:
I contro di SEMrush:
In tema di software verticali dedicati alla SEO, in Italia non c’è un’offerta variegata. Il principale strumento made in Italy per analisi SEO e monitoraggio è proprio SEOZoom.
Grazie a un’interfaccia molto curata e alle numerose funzioni disponibili, la suite di casa SEO Cube è ormai molto diffusa tra i SEO italiani.
SEOZoom è disponibile da qualche anno. Fin dal momento del lancio sul mercato, il team di sviluppo ha dettato una linea molto chiara: massima attenzione alla user base e ai suoi bisogni. Così lo strumento è stato adattato e migliorato nel tempo anche in base alle indicazioni provenienti dagli utenti stessi.
Ecco le caratteristiche che apprezzo maggiormente di SEOZoom:
SEOZoom ha assunto sempre più importanza nel corso del tempo anche grazie alle sue metriche. In particolare, il team ha creato un sistema di valutazione complessiva del valore di un sito su base algoritmica. Vista la sua affidabilità, il sistema si è affermato come uno degli standard italiani in ambito SEO e link building.
Il parametro in questione è lo ZA (Zoom Authority) e si esprime attraverso un numero che va da 0 a 100. Questo valore è il risultato sintetico di una serie di metriche cardine in grado di esprimere la rilevanza di un sito agli occhi di Google. La ZA tiene in considerazione fattori quali:
Conoscere lo ZA di un sito è utile per comprendere a colpo d’occhio la dimensione e la caratura raggiunte da un progetto. Ma non confonderti: lo ZA non è un indicatore del fatturato. A parità di ZA, due siti possono avere un fatturato agli antipodi.
La monetizzazione, infatti, dipende da tutt’altri elementi. Qui conta molto di più il rapporto qualità/volume di ricerca delle keyword per le quali il sito è posizionato.
Ti ho già detto che puoi conoscere lo ZA di un sito… gratis?! Puoi usare la suite per scoprire il valore assegnato ai tuoi siti o fare il furbo e indagare sul livello raggiunto dai tuoi competitor. Ti basta usare il tool di analisi dominio di SEOZoom, disponibile gratuitamente per un numero limitato di ricerche.
Inserisci un dominio nella search bar per conoscere una serie di dati fondamentali:
Come vedi nell’immagine, lo ZA del sito Repubblica.it è di 83. Davvero molto alto. Per fare un paragone, devi pensare che mediamente lo ZA dei siti italiani si aggira intorno a 40. Sono veramente rari i siti che superano 70, non a caso uno di questi è Repubblica.it, uno dei principali portali di informazione in Italia.
Proprio come SEMrush, anche SEOZoom presenta una funzione utile per monitorare i tuoi progetti personali o aziendali. Puoi infatti creare un collegamento sulla suite con i siti che intendi tenere sotto controllo e, a quel punto, il tool terrà traccia di tutti gli aspetti cruciali del progetto. Osservando le varie metriche, ogni giorno, potrai avere in pochi istanti il polso della situazione.
Un esempio di funzione succosa? Il monitoraggio keyword, davvero preciso e ben congegnato. La funzione ti consente di restare sempre aggiornato sui movimenti in SERP di TUTTE le chiavi di ricerca per le quali il sito è posizionato entro la 5° pagina di Google.
Il numero di progetti caricabili varia in base al piano prescelto. Si va dall’abbonamento di base, che permette di creare 2 progetti, fino al piano corporate (il più costoso e ricco di servizi) che non ha limiti sui progetti caricabili.
SEOZoom permette un eccellente monitoraggio del posizionamento per le chiavi di ricerca. È possibile controllare i movimenti delle tue keyword, ma puoi anche analizzare il posizionamento dei competitor nel dettaglio.
Il sistema è davvero molto intuitivo e riporta dati come:
Ci sono KPI keyword per il tuo progetto che vuoi marcare strettissime, come fossi il KGB sovietico? Ottimo, non devi fare altro che inserirle nell’elenco “keyword monitorate” e sarai informato di qualsiasi movimento le riguardi.
Va bene il controllo del posizionamento, ma come ti aiuta SEOZoom se devi produrre contenuti? Niente di meglio dell’ottimo tool di analisi keyword.
Il tool monitora più di un 1 miliardo di parole chiave italiane. Inoltre per chi lavora in lingua inglese è ora presente anche un database dedicato, con circa 100 milioni di keyword (constante aggiornate e ampliate).
Grazie alle varie funzioni disponibili, l’analisi risulta completa e approfondita e tu puoi assicurarti che le tue nuove pagine e i tuoi contenuti siano ottimizzati con l’inserimento delle parole chiave più importanti e delle correlate.
Per fare l’analisi non devi fare altro che inserire la keyword nella search bar di SEOZoom, che si trova in alto:
Con la funzione Infinity è possibile trovare le keyword correlate e le long tail (variazioni di una parola chiave base). Una volta fatte le ricerche si possono esportare i risultati in un comodo file Excel.
Come puoi notare, il tool mostra il volume (Vol) di ricerca mensile, il livello di concorrenza della keyword selezionata e il CPC medio, ovvero il costo per click per chi volesse fare advertising su Google per la data keyword.
Infine ti introduco agli strumenti editoriali di SEOZoom. Ti piacerebbe scrivere sempre articoli ottimizzati per la SEO? Gli sviluppatori della suite hanno pensato anche a questo, offrendoti la stesura semplificata di pezzi SEO oriented con un tool all-in-one.
Lo strumento è organizzato come un vero e proprio article builder. A partire da una keyword di tuo interesse, puoi creare da zero un articolo altamente ottimizzato lato SEO!
La prima cosa da fare è inserire la parola chiave di interesse:
Una volta aggiunta la parola chiave puoi scegliere alcune correlate da inserire nella stesura. A questo punto puoi passare alla scrittura vera e propria: SEOZoom ti offre un editor sviluppato in house con il quale creare l’articolo.
Una volta finito di scrivere riceverai un punteggio relativo al tuo contenuto che ti permette di monitorare in tempo reale il grado di ottimizzazione SEO del testo e capire subito dove puoi andare a migliorarlo.
Lavorando con l’assistente editoriale puoi migliorare i risultati in SERP, ma non aspettarti miracoli. Ci sono sempre circa 200 fattori di posizionamento da considerare, una “piccola” clausola da non dimenticare!
Sebbene si collochi a un livello paragonabile a SEMrush, SEOZoom ha piani abbordabili a partire da circa 49 € al mese per il livello basic. Questo senza contare che, se volessi provare SEOZoom gratis, è possibile farlo per molte delle funzionalità di base, con alcune limitazioni.
Basta creare un account e sarà possibile eseguire un certo numero di operazioni giornaliere. Non si può fare molto, ma ciò che è disponibile permette di capire le grandi potenzialità del tool.
Insomma, per godere davvero dello strumento devi abbonarti, ma come stai per scoprire è facile trovare la soluzione che fa al caso tuo:
Il mio parere personale? Ecco i pro e contro di SEOZoom (dopo averne provato tutte le funzioni):
PRO di SEOZOOM
CONTRO di SEOZOOM
Se prima abbiamo visto i migliori tool SEO per le analisi generiche su siti e ottimizzazione on-page, ora passiamo alle pietre miliari dell’analisi backlink, dunque della link building. Non c’è SEO al mondo, compreso il sottoscritto, che non conosca e utilizzi Majestic o Ahrefs.
Majestic SEO (o semplicemente Majestic) è uno dei tool più importanti per l’analisi link. Esso permette infatti di fare ottime analisi a 360° sul profilo backlink proprio e dei competitor.
Ecco una panoramica di quello che puoi fare con Majestic:
Questo strumento può risultare decisivo sia per fare campagne di link building accurate che per analizzare al meglio il proprio profilo backlink. Ti presento le funzioni indispensabili per qualsiasi campagna SEO.
Majestic ha molti moduli per la ricerca delle metriche di cui necessiti.
Site Explorer è il componente più utilizzato e importante che offre Majestic per la SEO. Nella parte superiore dell’interfaccia puoi passare il mouse sul pulsante a discesa degli strumenti e fare clic sulla prima opzione, ovvero Site Explorer.
Qui, tramite la casella di ricerca, è possibile ottenere dati e metriche di qualsiasi sito. Come fare? Inserisci l’URL che ti interessa e via: si vola tra numeri e statistiche.
Due tra le metriche offerte dal Site Explorer hanno fatto la fortuna di Majestic tra i SEO:
Sono sicuro che ti sorge una domanda, di quelle da fare a bruciapelo: che me ne faccio di questi dati? Metriche come queste, insieme alle altre di Majestic, ti offrono nell’immediato l’idea della forza e della qualità del profilo backlink di un sito. Ecco due esempi di come questi dati ti tornano utili nella pratica:
Poi abbiamo il Backlink Checker, che serve per analizzare fino a 400 URL nello stesso momento. Il tool permette di paragonare diversi siti per capire le differenze su base quantitativa e qualitativa, ed è l’ideale per operazioni di marketing intelligence o per capire dove conviene acquisire link.
Ecco un’immagine che mostra la comparazione tra diversi siti su Majestic: tutti i dati si possono ordinare e filtrare a piacimento.
Completata l’analisi si può esportare il tutto in un comodo Excel. Ciò consente di continuare a lavorare sui dati, aggiungerne altri da diverse fonti e affinare le tue valutazioni.
Riassumendo, lo strumento ti permette di accorciare i tempi e scremare in fretta grosse quantità di domini, scartando le risorse inutili o dannose. Una bel supporto per una link building efficace, non trovi?
La funzionalità “campagne” su Majestic SEO fu introdotta come un extra aggiuntivo, ma è rapidamente diventata una delle funzionalità core dello strumento.
Con le Campagne puoi raggruppare i siti web che sono importanti per te in uno spazio specifico e controllarli man mano che progrediscono. È anche possibile condividere le proprie campagne usando le versioni a pagamento del servizio SEO di Majestic.
Se vuoi tenere d’occhio i progressi di tutti i tuoi competitor questa è la funzione da usare. Puoi anche attivare un servizio di notifica via email: il tool ti comunicherà aggiornamenti rilevanti sui progetti che segui, direttamente in posta elettronica.
Sappiamo tutti quanto le parole chiave siano importanti per lanciare la campagna SEO perfetta. Senza le frasi e i termini giusti sarebbe impossibile riuscire a superare la concorrenza. Ma se pensi che il Keyword Checker sia il classico strumento di ricerca parole chiave… ti sbagli!
Con Majestic è possibile cercare parole e frasi specifiche (in un enorme indice) e vedere quanto spesso sono state cercate all’interno del database del tool! Ciò significa che puoi valutare quanto interesse e competizione genera una data keyword tra coloro che usano Majestic.
Il Topic Report è il modo in cui Majestic ti offre una panoramica sugli argomenti trattati da un sito. La cosa interessante di questa funzione è che non determina i topic in base al contenuto pubblicato, ma analizza gli argomenti in base alle fonti di link in entrata.
Prendiamo l’esempio di un blog di marketing. In un sito del genere, la maggior parte dei backlink dovrebbero provenire da nicchie quali:
Se così non è significa che manca coerenza tra l’argomento del blog e la provenienza dei link… in altre parole, è evidente che qualquadra non cosa!
Che Google usi i dati dei siti web che ti linkano per capire di cosa tratta il tuo sito non è certo una novità. Quindi devi fare attenzione e aiutare il motore a capire la tua autorità su un certo argomento. Per farlo è fondamentale che ci sia allineamento tra i topic del sito e le fonti di link in entrata.
Ti faccio un altro esempio. Diciamo che il tuo sito riguarda salute e fitness: sarà bene che la maggior parte dei link in entrata provenga da altri siti nello stesso settore o quantomeno vicini da un punto di vista semantico. Questo conferma ai motori di ricerca come Google che il tuo sito riguarda quell’argomento e che sei un’autorità rispettata in quella nicchia.
Se, verificando su Majestic, non appare questo tipo di coerenza… beh, è il momento di porsi qualche domandina. Il tuo profilo backlink potrebbe risultare di scarsa qualità se non addirittura a rischio agli occhi dell’algoritmo.
Il Topic Report è dunque una caratteristica interessante che, tra l’altro, non è molto comune negli altri strumenti di analisi. Meglio non lasciarsela sfuggire!
Infine, una feature davvero appetitosa chiamata Clique Hunter.
Uno dei modi più intelligenti per ottenere backlink – e trovare opportunità vantaggiose – è quello di scoprire da dove i concorrenti stanno prendendo i loro collegamenti. Quando si tratta di link building questa è una cosa su cui lavorare molto. A volte consente di acquisire link anche gratuitamente!
Partiamo da questo presupposto: se un sito linka un tuo concorrente, allora è probabile che sia interessato a linkare anche te. A questo punto sarà il caso di scoprirne il più possibile, non trovi?
Sebbene ci siano molti strumenti online utili a questo scopo, trovo che il Clique Hunter di Majestic sia almeno nella top 3. È davvero alto il numero di concorrenti che si possono scovare attraverso questa funzione, anche grazie al vasto database di cui dispone.
Considerata l’importanza dei backlink e della loro analisi per fare SEO, Majestic è un tool imprescindibile e disponibile a un prezzo che definirei a buon mercato. L’offerta consta di 3 piani:
Ecco un compendio comparativo di prezzi e servizi:
Majestic offre una serie di parametri distinti per aiutare le persone a prendere decisioni cruciali per i loro siti. I dati forniti dal Citation e Trust Flow sono probabilmente la migliore caratteristica dello strumento.
Invece di analizzare ogni link nel profilo di un sito, con Majestic si può fare riferimento a questi 2 semplici dati per avere una panoramica generale e immediata dei profili backlink. Ma ecco riassunti i pro e contro relativi alla mia esperienza con il tool.
Pro di Majestic
Contro di Majestic
Ahrefs è un altro punto di riferimento assoluto nell’analisi backlink e SEO. Insieme a Majestic si colloca al top per qualità e funzionalità. Ma non chiedermi di dire quale dei due tool sia il migliore, per me è una perdita di tempo… sarebbe come voler stabilire un primato tra Ronaldo e Messi! Gli unici sicuri del risultato di un confronto simile sono i portoghesi e gli argentini.
Comunque sia, posso dirti che Ahrefs si distingue per un impressionante database di link, un indice enorme che viene costantemente aggiornato con i dati più recenti. Inoltre questo tool dispone di robot che analizzano costantemente circa 54 miliardi di pagine web. Pensa che ogni 15 minuti i dati in possesso dalla piattaforma vengono aggiornati!
Ora passiamo alle funzioni da acquolina in bocca che ti garantisce Ahrefs.
La maggior parte degli strumenti per parole chiave mostra solo dati e metriche per Google. Questo ha senso, dato che Big G possiede il quasi-monopolio del mercato dei motori di ricerca. Tuttavia mi piace sottolineare che è possibile ottenere traffico anche da altri motori. E perché non provarci, allora?
Ecco i motori supportati dal suo Keywords Explorer:
Per ogni parola chiave puoi passare dall’uno all’altro per vedere i rispettivi volumi mensili.
Ok, lo so cosa stai pensando: “Ma io non userò mai Senzam, chemmefrega della Repubblica Ceca“.
Vero. Però vuoi mettere il fatto che con un solo tool puoi studiare anche le keyword per motori come quelli di YouTube o Amazon, con i quali puoi creare eccellenti strategie di marketing?
Qui sopra puoi vedere un’immagine tratta direttamente dal Keyword Explorer di Ahrefs. I dati che ho sottolineato esprimono:
Utile è anche la funzione che permette di stimare il traffico che una keyword può portare in base alla posizione occupata nella top ten. Si può usare la stima per pianificare strategie di marketing e capire l’eventuale tasso di conversione delle tue money keyword.
Statisticamente, sappiamo che la maggior parte degli utenti clicca sui primi 3 risultati di ricerca (circa il 67%). Le percentuali di accesso decrescono a mano a mano che si scende in SERP. In seconda pagina le scene sono da Far West, non ci arriva praticamente nessuno.
Su Ahrefs, quindi, puoi andare oltre il volume di ricerca, scoprendo le “visite attese” se occupi dalla prima alla decima posizione di Google.
Ahrefs è famoso per tutte le funzioni relative ai link. Con i suoi strumenti è infatti possibile fare un’analisi completa dei profili backlink dei propri siti e quelli della concorrenza. Basta inserire un nome a dominio o un URL nella search bar e si avrà la prima panoramica generale:
Una volta avviata la ricerca si possono visualizzare dati fondamentali e metriche. Il tool offre un giudizio complessivo sulla qualità e potenza del profilo backlink analizzato tramite questi dati:
Con Ahrefs puoi monitorare veramente TUTTO quello che riguarda i link da e verso un sito. Ora ti elenco le azioni che puoi fare per migliorare la tua SEO attraverso lo strumento:
È molto importante monitorare i link in uscita dal proprio sito. Soprattutto quando si ha un intero team che lavora sul progetto, ci sono dei rischi che si possono correre:
Per monitorare tutti i link in uscita c’è la sezione Linked Domains di Ahrefs, così nulla potrà sfuggire alla tua rete di controllo.
Mai sottovalutare il potere dei link interni per la SEO!
Con Ahrefs puoi ottimizzarli e mantenerli sotto controllo. Quanti link riceve ogni tua singola pagina? E quali sono le relative ancore? Ti basta usare il tool Best Pages by Links per avere tutti i dati che ti servono e, se necessario, procedere all’ottimizzazione.
Elenco qui un riassunto di quello che ho apprezzato molto in Ahrefs:
Qualche punto debole non manca:
Ahrefs presenta un’offerta con 4 piani tariffari, a partire da quello base che, come già detto, presenta alcune limitazioni. Il piano più costoso è quello consigliato per le grandi aziende, con una tariffa di quasi 1000 dollari al mese.
Leggi anche: 5 opportunità che ignori del mio servizio di Link building (non per tutti)
Non se ne esce. Se vuoi occuparti seriamente della SEO per i tuoi progetti web, almeno 2 dei 4 tool che ti ho presentato non possono mancare.
L’equazione non è scontata, ma in definitiva è molto semplice: l’utilizzo dei tool conduce a una conoscenza approfondita di un sito, dei suoi numeri e statistiche. E come mi piace sempre ricordare:
Tutto quello che è misurabile è migliorabile
Quali sono i possibili risultati dell’utilizzo dei migliori SEO tools?
Chiariamoci, devo metterti in guardia. Tutto questo non è qualcosa di automatico e non può accadere domani. Te lo dico perché non voglio che, dopo aver comprato i tool, arrivi alla porta di casa mia con una mazza da baseball in mano e la faccia da suocera adirata, urlando: “Dov’è il mio ranking???“
Ecco, quello evitiamolo, però chiudo dicendoti una cosa. Se praticamente tutti coloro che fanno SEO al mondo usano questi stessi tool, un motivo ci sarà no? Lascio a te le dovute valutazioni… ma se ti senti solo, ricordati che puoi sempre contattarmi, ti aiuterò a capire che fare di questi meravigliosi tool!
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