Molto bene, se sei qui immagino che hai fatto ed indicizzato il tuo sito, magari messo su un blog, e ora, visto che il traffico scarseggia, vuoi capire come muoverti per riuscire spremere al meglio le tue pagine cosi da ottenere più visite.
Perfetto, sei nel posto giusto.
Guarda questo grafico, si tratta di un sito web nuovo, con pochissimi link in ingresso, lavorato esclusivamente con del content e attraverso un’ottimizzazione SEO on page, noti niente?
Proprio così, da zero a 3000 visite mensili dopo solo 5 mesi di vita, zero link building pesante, zero trucchi e niente magie, ciò che mi ha permesso d’ottenere questo risultato?
Esclusivamente un buon livello d’ottimizzazione SEO on page.
Ecco perché proprio oggi mi sono rimboccato le dita per scriverti tutto ciò che più conta per la SEO on page del tuo sito!
Hai fatto mille tentativi ma il tuo blog ancora non ne vuole sapere di apparire su Google? Leggi l’articolo: Come apparire su Google!
Definizione di SEO on page
Con il termine SEO on page si definiscono tutte le attività SEO attuabili all’interno delle singole pagine di un sito, blog o portale online che hanno come obiettivo quello di massimizzare l’esposizione della pagina nei risultati proposti dai motori di ricerca.
Miti e leggende leggiadre sulla SEO on page
Sulla SEO on page se ne continuano a dire di tutti i colori, ci sono quelli che «Senza link non si va da nessuna parte» e quelli del «Google è intelligente e sa bene come valutare i contenuti».
Teorie discordanti sul tema che spesso incasinano anche i SEO più navigati, ma qual è la verità su questa disciplina?
È davvero possibile far capire a Google che i tuoi contenuti e le tue pagine sono migliori degli altri anche senza link building? E sino a che punto la SEO on page può davvero essere utile per guadagnare traffico?
Personalmente mi sono fatto un’idea abbastanza precisa su tutto questo e oggi, dopo centinaia e centinaia di ore passate a fare SEO mi sento di poter rispondere fermamente a queste domande.
La SEO on page è determinante, indispensabile nonché alla base di qualunque strategia o ottimizzazione SEO di successo.
Ebbene sì, la SEO on page rappresenta un MUST per ogni sito attivo in rete. Si tratta delle basi, le fondamenta di una disciplina, la SEO, di cui spesso si parla in termini mistici scordandosi che di fatto ci sono delle basi certe che è sempre doveroso rispettare.
Ho visto SEO parlare di dati strutturati (di cui tra l’altro ti ho già parlato nell’articolo: Dati strutturati, ovvero, come far luccicare i tuoi contenuti sulle SERP) senza preoccuparsi degli elementi più basilari come title, headings e description. Altri che ragionavano di PBN avendo sui propri siti tassi di rimbalzo del 95% e potrei continuare ancora, ancora e ancora…
Ecco perché oggi, una volta per tutte, voglio evidenziarti ciò che devi e che non devi fare..
SEO on page: Google? predica bene ma razzola male!
Se mi segui sai bene ciò che penso di Google e delle sue indicazioni sulla qualità dei siti e infatti mi sono chiesto, ma il Blog di Google, in termini di SEO on page, sarà ottimizzato a dovere?
La risposta ovviamente è NO 😀
Zero meta description, lento sui dispositivi mobili e come non bastasse non ha neppure un titolo h1!
In questo caso però, visto che ne io ne te siamo Google, faremmo però bene a fare attenzione alle sue linee guida ok?
Principali benefici di un approccio corretto
Hai scritto degli ottimi contenuti ma nessuno se li fila? Capiamoci, un sito web senza traffico è come un negozio vuoto. Nessun essere umano con un po’ d’ambizione, te compreso, si metterebbe al lavoro sapendo poi di vedere i propri contenuti a zero visite e lasciati a sé stessi.
Ciò che infatti serve ai tuoi contenuti ha un nome, si chiama “Traffico” e grazie alla SEO on page puoi migliorare le tue pagine e ottenerne sin da subito, ma non solo:
- Fare SEO on page significa ottimizzare le tue pagine con l’obiettivo di balzare verso la vetta dei primi risultati di Google
- Lavorare sulla SEO on page ti permette d’ottenere nuove visite, contatti e vendite.
- A differenza della SEO offiste nella SEO on page puoi essere padrone della tua strategia di posizionamento organico
- Ottimizzare la tua SEO on page ti permette di spingere le parole chiave di maggior opportunità per il tuo Business
- Quanto applichi può essere verificato da Google in tempi brevi
- La SEO on page tenendone conto, velocizza i tempi di caricamento delle tue pagine
La questione è questa: patti chiari, amicizia lunga
SEO significa “ottimizzazione per i motori di ricerca” e comprende tutte le attività che possono aiutare i motori di ricerca a comprendere e valorizzare i contenuti prodotti sulle tue pagine.
Se vuoi convincere i motori di ricerca a mandarti traffico devi prendere il tuo sito e permettergli di “parlare” con loro nel miglior modo possibile.
Questo aspetto mette il tutto a fronte di un doppio modello di valutazione: ciò che dici e “come” lo dici. Ovviamente questi due fattori s’influenzano a vicenda e, come vedrai ora, Google ragiona esattamente in questo modo alternando aspetti tecnici ad altri legati all’interazione.
Ecco perché quando fai SEO on page devi riuscire a far conciliare il “cosa dire”, ovvero il contenuto, al “come dirlo” ovvero l’aspetto tecnico.
Andiamo ora a vedere i principali aspetti ai quale devi prestare attenzione.
SEO on page & page-speed: No, ignorare il tempo di caricamento delle tue pagine non è un’opzione.
Parametri quali CLS, LCP e più in generale i tempi di caricamento delle pagine occorre capire che oggi più che mai sono un elemento chiave della SEO on page.
Più volte ho sentito trattare quest’argomento come associato esclusivamente al traffico in arrivo dai dispositivi mobili.
Sebbene abbia a cuore il traffico per i dispositivi mobili (e infatti te ne parlavo già nell’articolo dedicato alle incredibili Pagine Google AMP “Super Veloci”) è importante capire che pretendere pagine veloci è indispensabile al di là del traffico mobile. La velocità rientra ed influenza in tutto e per tutto i fattori di Ranking del tuo sito.
Come lavorare allora con la SEO on page per fare in modo che le pagine carichino più velocemente possibile?
Alcuni controlli basilari che però continuo a trovare fuori posto nel 90% dei siti per i quali mi chiedono consulenza
Riduci le immagini alla dimensione che serve e assicurati di comprimerle in modo che occupino meno spazio possibile. Fai lo stesso con Css e Javascript e se non sai come fare fatti aiutare da Google!
In pochi lo sanno ma Google Page speed ti offre tutti i file ottimizzati, non hai che da prenderli e sostituirli con quelli originali.
Vai su Google page speed all’indirizzo: https://developers.google.com/speed/pagespeed/insights/
inserisci la url della pagina che vuoi analizzare e fai click su ANALIZZA
Page speed t’informerà riguardo ciò che occorre modificare nella schermata seguente dove, se vai in basso trovi un link con tutto ciò che ti serve bello che pronto!
Ti basterà un click per avere nel tuo desktop tutti i file utili a quella pagina ottimizzati alla perfezione. Ora non ti resta che sostituirli con gli originali ed avrai immediatamente la tua pagina decisamente più veloce!
Verifica la dichiarazione della lingua!
<html lang="it"> ... </html>
Questo tag serve a dichiarare la lingua del tuo sito e va inserito direttamente sul tag “html” della pagina.
Se dici a Google che il tuo sito è in inglese, mentre i tuoi contenuti sono in Italiano non stai sicuramente partendo con il piede giusto ok?
Non hai idea di quanti commettano quest’errore banale. Assicurati dunque che la dichiarazione del foglio HTML sia corretto per la lingua nella quale pubblichi.
Usa correttamente il tag “hreflang” per la SEO on page dei siti web multilingua
Se hai un sito multilingua la tua SEO on page deve necessariamente tenere conto del tag “hreflang”. A che serve? Il tag hreflang informa a Google riguardo l’indirizzo da tenere in considerazione su una lingua specifica.
<head>
...
<link rel="alternate" href="https://example.com/en" hreflang="en" />
...
</head>
Questo speciale modello di ancora va inserito sempre nella testata prima del body ma può essere utilizzato anche per specificare che un documento, ad esempio PDF, è in una specifica lingua.
Qui trovi le info ufficiali in italiano su questo tag: https://support.google.com/webmasters/answer/189077?hl=it e il mio consiglio è di darci uno sguardo nel caso tu abbia un sito multilingua.
Hai dubbi riguardo la corretta implementazione di questo tag? Trattandosi di un elemento importante per la tua SEO on page, se lo hai implementato male sappi che non tarderà ad inviarti un messaggio come questo che ti avvisa che qualcosa non va.
Per favore, almeno il tag title!
Stiamo parlando del RE assoluto, quello che compare nelle SERP. Se non vuoi che venga tagliato non dovrebbe mai superare i 60 caratteri e non devi sovra-ottimizzarlo mai e poi mai, inserire la tua keyword una volta è più che sufficiente.
Ciò che desideri è ottenere una marea di click giusto? Ecco, sappi che i click arrivano dalle persone in carne e ossa e che il loro comportamento sulle SERP influisce sul tuo posizionamento.
Fermati un secondo a guardare quest’immagine, se tu avessi cercato “indicizzare un sito” quale tra questi risultati avrebbe attirato per primo la tua attenzione?
Esiste tra questi un risultato che fatichi ad ignorare? Diciamocela tutta, sia tu che io sappiamo che il terzo è quello che rapisce il tuo occhio al primo battito di ciglia dico bene?
A proposito d’indicizzare un sito, hai già letto il mio articolo: +16 cose da sapere se vuoi indicizzare un sito come farebbe un SEO ?
Come vedi non occorre essere sempre primi per guadagnare traffico sulle SERP e se vuoi guadagnare click non devi tralasciare niente. Il mio consiglio? Lavora il title per rispettare i criteri base della SEO on page (60 caratteri e solo una keyword) e subito dopo vai a studiare come scrivere headline capaci d’attirare click come se piovessero.
Un buon livello d’ottimizzazione del Title e tanto, tanto studio sulle Headline, ti permetteranno infatti d’ottenere il massimo del risultato e sai perché?
- Parlarlerai a Google fornendogli la parola chiave e dunque i contenuti dell’articolo
- Parlerai all’utente facendo sì che sia lui a darti i click migliorando di conseguenza il CTR (Click Through Rate) parametro che piace tanto proprio a Google.
È importante che il title contenga la tua parola chiave e questo, tecnicamente, è di per sé sufficiente. Ma siamo sicuri che sia tutto là? Prendiamo la parola chiave “SEO on page” ad esempio e immaginiamoci un title di questo tipo:
Consigli per la SEO on page sul tuo sito
Tasso di appeal? ZERO. Che ne dici se invece facciamo:
Ciò che ti direbbe Google sulla tua SEO on page se solo potesse parlare
Già meglio non trovi? E se aggiungessimo la ciliegina?
+17 cose sulla tua SEO on page che Google potendo ti direbbe ora
Il discorso è che se vuoi davvero ottenere il massimo non devi mai scordare che Google guarda soprattutto e sempre di più al comportamento dei tuoi utenti e se scrivi buone headline, ottimizzate a dovere per il tag Title, allora avrai sino alla sesta posizione per giocartela e guadagnare click!
E sai che succede se prendi click? Che il CTR aumenta!
Il CTR infatti, proprio come il bounce rate o il tempo di permanenza sulla pagina sono fattori di ranking sempre più presi in considerazione dagli algoritmi che decidono delle sorti del tuo sito e sebbene non si tratti di elementi prettamente legati alla SEO on page non possiamo di certo scordarci di come questi possano influire positivamente nelle performance delle pagine.
SEO on page & meta tag description
Se il title rappresenta il cazzotto che deve stordirlo la meta description è quella che deve stenderlo! La description, a differenza del title, proprio a questo scopo, ti mette a disposizione più testo, ad oggi (anche se cambia spesso) circa 160 caratteri.
A livello di SEO on page Google ha dichiarato già nel 2009 che la description non sarebbe più stata utilizzata come fattore di Ranking, ma detto tra me e te ti posso garantire che non conosco neppure un SEO che non ci inserisca la query per la quale sta ottimizzando la pagina almeno una volta 😀 Scaramanzia?
Non occorre inoltre scordare che, come per il tag Title, stiamo parlando di quei contenuti che per la gran parte si giocano la fetta grossa della visibilità in SERP.
Ricordi ciò che ti dicevo prima riguardo il guadagnarsi i click? Ecco, tieni a mente che vale anche qui!
Il tag rel=canonical
Questo tipo di tag, anch’esso relativo alla parte precedente al tag body, è importante perché ti permette di specificare a Google la versione canonica delle tue pagine ed è indispensabile qualora il tuo sito abbia pagine praticamente identiche che presentano magari delle piccole varianti.
Si ok, ora ti starai chiedendo: che diamine significa “pagina canonica”?
In tema di SEO on page quest’aspetto è molto rilevante. La pagina canonica è la pagina che, in presenza di pagine molto simili o addirittura duplicate, viene indicata come “originale”.
Per spiegare questo concetto basta che pensi ad un e-commerce che ha, ad esempio, la medesima pagina per ogni tipo di colore di un articolo. La pagina “A” sarà l’originale là dove “B, C, D” fossero identiche con l’unica variante “colore”.
In questo caso per scongiurare il rischio che Google legga le pagine “A, B, C e D” come duplicate, occorre “avvisarlo” riguardo il fatto che “B,C,D” sono semplici varianti di “A”.:
- www.seo-on-page.com/maglietta avrà come canonical www.seo-on-page.com/maglietta
- www.seo-on-page.com/maglietta/colore-rosso avrà come canonical www.seo-on-page.com/maglietta
- www.seo-on-page.com/maglietta/colore-verde avrà come canonical sempre www.seo-on-page.com/maglietta
La dichiarazione di questo tag va indicata sulla pagina come segue:
<html lang="it"> <head> <title>....</title> .... <link rel="canonical" href="www.seo-on-page.com/maglietta"/> .... </head> ...
In questi casi l’utilizzo del tag Canonical è indispensabile per evitare che Google veda il tuo sito come un contenitore di contenuti duplicati e anche lato SEO on page devi sempre prestare molta attenzione a questo tipo di problematica visto che potrebbe compromettere la tua visibilità sui motori di ricerca.
A proposito di contenuti duplicati… Hai già letto le dritte nell’articolo: +16 cose da sapere se vuoi indicizzare un sito come farebbe un SEO ?
Ottimizzare il testo delle tue pagine
Abbiamo dichiarato la lingua, ottimizzato il title e la description e inserito il tag canonical per evitare che Google pensasse al nostro sito web come ad un ammasso di pagine duplicate e ora?
Ora è arrivato il momento d’ottimizzare il testo all’interno della tua pagina!
Avendo già trattato nel dettaglio quest’aspetto se vuoi saperne di più Leggi il capitolo della Guida SEO sull’ottimizzazione dei contenuti dentro ci trovi tutte le dritte SEO on page per ottimizzare al meglio:
- Keyword density
- Keyword prominence
- Keyword proximity
- Link interni
- Tag ALT
- Headings
- Tag: Strong & EM
Come ti ho già detto nella guida SEO è molto importante che ogni pagina sia ottimizzata per massimo 2 parole chiave.
Il tuo massimo obiettivo deve essere infatti quello di avere molte pagine posizionate quanto meno per un corrispondente numero di parole chiave.
Voler ottimizzare una pagina per 10 parole diverse non è solo sbagliato in ottica d’ottimizzazione SEO on page ma è anche decisamente controproducente perché è parecchio probabile che, salvo in qualche raro caso, Google, non capendo, non riesca a posizionarne neanche una.
E tu che ne pensi? Quali aspetti tra quelli non trattati in questo articolo potrebbero essere determinanti secondo te per la SEO on page? Fammelo sapere lasciandomi il tuo commento!
I commenti sono chiusi.