Seo  

Titoli e posizionamento SEO: consigli per ottimizzarli (e usarli) al meglio

come costruire titoli ottimizzati seo

SEO e titoli: ti presento gli Heading


Heading“: ecco un altro parolone inglese tanto amato da ogni consulente SEO. Lo so, forse questa parola non significa molto per te, ma credimi, per il nostro comune amico Google e per qualsiasi altro motore di ricerca ha un valore enorme. Ti faccio una semplice traduzione dall’inglese per semplificarti le cose, ci stai?

Headings sta per “intestazioni” o “testate”… ma per fortuna non si tratta di quel genere di testate che i web master danno al muro cercando di capire come posizionarsi! Queste intestazioni vanno date in pasto ai bot dei motori di ricerca per fargli capire qual è il topic principale di una pagina web e fargli vedere che il contenuto è ben ottimizzato.

Mettendo mano agli headings, con poco sforzo, hai la possibilità di incrementare il “punteggio” delle tue pagine web agli occhi degli utenti e dei motori di ricerca. Questo succede perché l’organizzazione interna dei contenuti è un parametro di vitale importanza sia per i bot sia per gli utenti che navigano il tuo sito.

Adesso ti spiego meglio cosa intendo.

L’importanza degli Heading

Partiamo parlando di composizione dei contenuti. Grazie agli heading puoi infatti costruire la spina dorsale dei tuoi contenuti, cosa che ovviamente ti consiglio vivamente. Se lavori sugli headings durante la fase iniziale del tuo lavoro, quella più “strutturale”, potrai essere certo di restare fortemente focalizzato sul tema che intendi espandere. In pratica avrai la garanzia di seguire al meglio il tuo piano editoriale, assicurandoti al contempo contenuti perfettamente centrati sull’argomento che vuoi trattare. Se lavori preventivamente sui titoli puoi inoltre scongiurare il temibile blocco dello scrittore davanti ad una pagina bianca, altro aspetto non certo di poco conto.

Se ti interessa approfondire, sappi che tutti questi aspetti vengono trattati dettagliatamente (e con molti esempi pratici) nel mio corso di Scrittura Visibile. Lo trovi qui: https://scritturavisibile.it

Ma veniamo al web: dove trovi i titoli SEO e come puoi metterci mano? Semplicemente li trovi all’interno delle pagine web, e puoi modificarli grazie a un qualsiasi editor di contenuti come quello presente in WordPress, dove potrai specificare caso per caso il tipo di titolo.

headings SEO nell'editor di wordpress

Come vedi dall’immagine qui sopra, gli heading non sono altro che i titoli (i famosi H1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6) con cui puoi marcare i contenuti delle tue pagine web. In questo modo puoi ottenere 2 risultati:

  1. Fare la felicità dei robots che scansionano le tue pagine cercando di capire di cosa parlano.
  2. Fare la felicità degli utenti che si troveranno davanti un contenuto ben organizzato, di semplice lettura e con tutte le informazioni inserite in un sistema di paragrafi coerenti.

Gli Heading da un punto di vista tecnico

Da un punto di vista più tecnico gli heading sono “pezzi” di codice HTML che ti permettono di far spiccare alcune parole su una pagina, acchiappando l’attenzione del tuo lettore e aumentando le possibilità che quest’ultimo vada poi a leggere il paragrafo.

In breve gli heading ti permettono di comunicare al motore di ricerca che la frase X è il titolo e che quella Y è un sottotitolo, permettendogli così di comprendere la differenza tra l’una e l’altra.

Per capire come e quanta importanza conferiscono i vari H1 – 2 – 3 etc. basterà rifarsi all’esempio dei classici giornali cartacei che tutt’ora – ma onestamente non so dirti ancora per quanto – puoi trovare in edicola.

L’H1: l’evoluzione del titolo di giornale

In genere il titolo di un articolo di giornale è più grande e pronunciato rispetto alle altre parole: non a caso puoi trovarlo in grassetto, colorato o sottolineato. Insomma, il titolo principale di solito ha un qualsiasi tipo di formattazione che gli conferisce risalto.

titolo seo h1: esempio preso da un giornale

 

Banalmente, i titoli sono messi in evidenza per fare in modo che, mentre sfoglia il giornale, il lettore trovi subito ciò che gli interessa e al contempo venga messo in condizione di comprendere se realmente quanto riportato gli interessa. In questo senso, possiamo considerare il titolo come la porta d’accesso al paragrafo. 

Gli H1 sul web hanno esattamente la stessa funzione dei titoli sui giornali: servono a dare il massimo risalto al titolo dell’articolo (o della pagina) per fare in modo che i visitatori capiscano all’istante di cosa parla e quindi possano decidere se leggere o meno.

Come ho accennato in precedenza, gli H1 permettono inoltre ai bot dei motori di ricerca di comprendere di cosa parla una pagina. Quando l’H1 viene ottimizzato bene (insieme al tag title, alla metadescription, alle keyword e al contenuto correlato alla keyword), questo contribuisce in maniera determinante a migliorare il posizionamento in SERP per un certo intento di ricerca degli utenti. Una corretta ottimizzazione on-page garantisce infatti un miglior dialogo con il motore di ricerca, perché se Google comprende bene ciò che stai scrivendo può posizionare meglio – e per più ricerche – le tue pagine.

Come ottimizzare l’H1 in ottica SEO

Ottimizzare il titolo di pagina H1 è certamente una delle prime cose che devi fare, perché il titolo rappresenta uno tra gli elementi più rilevanti per l’ ottimizzazione on site.

Ti stai domandando come? Presta molta attenzione a ciò che sto per dire:

  1. L’H1 dovrà sempre contenere la keyword per la quale intendi posizionare la tua pagina web.
  2. Ricordati che in ogni pagina è preferibile inserire UN SOLO H1.
  3. Il tag H1 deve essere sempre il più in alto possibile nella pagina.
  4. La strutturazione del titolo deve aiutare l’utente a capire esattamente di cosa parla la pagina.

Vuoi conoscere nel dettaglio come ottimizzare il tag H1? Leggi l’approfondimento: L’ottimizzazione SEO del tag H1

Come usare e ottimizzare gli altri Heading

Ti ho già parlato di questo nella Guida SEO, ma per non perdere il filo eccoti qui un breve riepilogo degli elementi chiave più importanti. Sebbene questa sia infatti una cosa semplicissima da fare, sembra che proprio non riesca ad entrare in testa a molti webmaster. C’è una regola da seguire per strutturare le pagine con l’aiuto degli headings al fine di soddisfare gli utenti (e quindi anche i motori di ricerca): seguire una struttura gerarchica logica del contenuto.

struttura-gerarchica-headingsOra che hai capito il concetto di gerarchia dei titoli, ricorda sempre di applicare alcune best practice:

  • Inserire diversi H2 – 3 – 4 nelle pagine è considerata una buona pratica (non ci sono limiti per quanto riguarda la quantità, se non il buon senso).
  • Non strafare: non puoi creare pagine piene zeppe di heading, non avrebbe alcun senso e non migliorerebbe il punteggio SEO delle tue pagine.
  • Segui la struttura gerarchica come mostrato nell’immagine di sopra: l’H1 è unico e rappresenta l’insieme che contiene tutti gli altri titoli; l’H2 non deve contenere alcun H1, ma solo H3 o H4… e così via.

Ricorda: non è obbligatorio inserire un H2 dopo l’H1, ma ti consiglio caldamente di mantenere questa struttura nidificata. Resta la più efficace sia per gli utenti sia per Google. Come diciamo nel nostro settore, se piace ai tuoi utenti ha grosse possibilità di piacere anche a Google!

Vorresti sapere come gestire le keyword all’interno dei vari H1 – H2 – H3? Di questo (e di molto altro) ti parlo nel corso di Scrittura Visibile.

Come puoi controllare se stai usando l’H1 nelle pagine del tuo sito?

Capire se l’H1 o qualsiasi altro heading è presente nelle tue pagine web è facilissimo. Ora ti spiego il procedimento per farlo:

  1. Vai su una delle pagine del tuo sito e clicca con il tasto destro.
  2. Nel menù a tendina che ti compare clicca su “analizza elemento” se usi Firefox o su “ispeziona” in Chrome per vedere il codice HTML.
  3. Schiaccia “CTRL + F” su Windows o “Mela + F” se usi Mac, digita “<h1” e pigia invio.
  4. Questo procedimento metterà in evidenza gli H1 nel tuo testo, qualora tu li stia utilizzando (puoi fare lo stesso anche per H2 – 3 – 4 etc.).

 trovare il tag heading H1 nel codice della pagina SEO

Conclusioni sugli Heading

Una buona gerarchia di titoli può garantire ai tuoi utenti una migliore navigabilità di pagina. Tenendo presente questo hai dunque modo di lavorare su uno di quei segnali capaci di suscitare in Google un’esplicita preferenza per i tuoi contenuti rispetto a quelli dei tuoi concorrenti. Certamente non un aspetto di poco conto!

Hai compreso l’importanza degli heading per giungere ad un alto livello di ottimizzazione dei tuoi contenuti on page? Io mi auguro proprio di sì e sono certo che questa semplice operazione non potrà che migliorare di gran lunga il tuo ranking!

Vorresti capire come la struttura dei contenuti e alcune semplici operazioni di scrittura intelligente possono aiutarti a scalare la SERP? Allora non posso che consigliarti il mio corso di Scrittura Visibile, nato proprio per aiutare chi non ha grandi competenze tecniche ma vuole aumentare il ranking dei propri articoli!

Se invece il solo pensiero di metterti a dedicare tempo ed energia a modificare titoli e sottotitoli ti sfracassa gli zebedei, non perdere tempo e contattami: posso strutturare per il tuo sito pagine talmente belle e ottimizzate che presto la pornografia potrebbe avere un ruolo molto meno rilevante nella tua vita 😀

Roberto Serra

Mi chiamo Roberto Serra e sono un digital marketer con una forte passione per la SEO: Mi occupo di posizionamento sui motori di ricerca, strategia digitale e creazione di contenuti.

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